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sâmbătă, 30 ianuarie 2010

Beograd - Il cuore delle lacrime degli angeli

Beograd...Serbia...ricordi di un posto dove la musica ferma il tempo. Un paese dove gli angeli piangono da milleni. Un posto dove gli angeli si fanno cucire sui vestiti le lacrime come piccoli gioielli di diamanti. Un posto dove la gente ha versato tanto sangue per una terra che mai l'ha avuta davvero come tesoro, per una terra che alla fine gli ha presso indietro tutti, soldati o innocenti. Un posto dove la musica, l'allegria e culture si mischiano in un vortice incredibile. 


Un paese dove il sangue bolle mentre la musica piange o corre insieme alla gente in una vita di un ritmo particolare. Un popolo intelligente ma orgoglioso, vecchio com'e vecchia e l'Europa.  La "citta bianca" costruita anche dei celta accanto ai dacci, poi e stata desiderata e conquistata ugualmente dei romani, ottomani, austriaci. Gli anziani italiani la conoscevano da: Castelbianco. 

Beograd e Kosovo... due posti dove la storia ha giocato sempre a carte il destino europeo e dove si canta con delle lacrime davanti a Dio, e si ride con cinismo davanti alla morte. Un posto dei contrasti.  E il posto dove ha vissuto un musicista di una sensibilita incredibile: Stevan Mokranjac. Non solo che ha datto una forma colta alla musica popolare serba, pero l'ha trasformata anche in un gioiello preziossissimo, trasparente e di una purezza limpida com'e l'acqua di un sorgente che scorre dal cuore delle montagne. La musica colta ortodossa non e forse la piu leggera musica da ascoltare, pero al di la della sua sonorita un po orientale, del suo profondore rattristato rimane una musica che ti porta verso un certo tipo di filosofia forse piu inclinato alla malinconia. 



Il contrasto tra la musica ortodossa e la vita che trovi fuori la chiesa e un contrasto delizioso di ritmi, di sentire, un misto unico com'e un misto unico anche il piato conosciuto come appartenendo a questi posti: il pilaf serbo, cioe un piatto ottomano trasformato. Questo piato e un mischio di tutto, ma non fatto come ti capita. E forse il piu bello specchio di questo mondo amato di Dio con delle lacrime di sangue. 


I transilvani hanno messo sempre accanto a questo "pilaf" qualche salsiccie ben cotte e un bicchiere di vino. I serbi si mettono accanto un bel bicchierino di "sljivovica", una bevenda tipica fatta di prugne, che nei Balcani ogni popolo dice di averla inventata, ma difatti nessuno sa di sicuro da dov'e uscita fuori. E cosi che alla fine i Balcani sembrano di aver concluso: il sapore e l'effetto sono quelli che contano! :)


Pilaf serbo
Nota: foto inserrita da allfoods.ro
Porzioni: 6
Tempo per prepararlo: 35 min


Ingredienti:
300 gr riso
2 peperoni rossi
2 carote
2 cippole
200 gr funghi champignon
2-3 pomodori
un ciuffo di verdura (finocchio, prezzemolo)
aglio al gusto
sale e pepe al gusto

Come si fa?
1. Nell'olio soffrigette un po le cipolle, i peproni rossi, le carotte tutte tagliate a fettine sottile; appena ammorbidite, aggiungete  il riso; soffrigette anche un po, finche il riso diventa lucido;
2. aggiungette acqua finche coprite il riso, mettete sale e pepe al gusto, i pomodori tagliati a fettine e lasciate in forno finche il riso e cotto; 
3. schiacciate l'alio e mix con un po di sale; aggiungete poco a poco un po di olio poi acqua e mettete sopra il riso.

Idee per servire: del solito si mette accanto nel piato qualche salsiccia ben soffrita, o bistecca. 

Buon appetito!




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duminică, 24 ianuarie 2010

Kremesh ucraino - Piccola pausa nella citta Kremesh, Ucraina


Il gelo estremo di questi ultimi giorni, un gelo siebriano mi ha fatto ricordare gente e posti molto piu abituati col freddo di quanto lo saremmo noi mai. Cosi sono entrata nella cucina per celebrare l'inverno con un kremesh ucraino, o meglio detto, con un kremesh siberiano. Non importa cosa si puo dire, sono rimasta in Ucraina questa volta anche perche, come un colmo, mentre i Balcani adorano e fanno il dolce kremesh, Ucraina ne ha una intera citta chiamata...Kremesh.  Ce ne sono pochissimi rifferimenti su di questa citta ucraina dal nord-ovest di questo paese. E una piccola zona, popolata con gente come puoi trovare in tutta l'Ucraina. Il collegamento tra questa citta e il dolce con lo stesso nome non e mai stata provata e finche non ci sara qualcuno a provarla, questa cosa rimane piu come una curiosita piu o meno culinaria-geografica. E affinche siamo atterati pure in Ucraina, venite a conoscerla meglio.


Ucraina e un posto che ti rimane nell'anima se l'hai visto una volta. Ma ti rimane cosi al cuore alla condizione di guardarla e di accettarla cosi com'e, con tutti i suoi doti e preghi, di accettare la sua gente cosi com'e e come l'ha formata una storia molto agitata. Non ho avuto solo esperienze piacevoli in Ucraina, e vero. Pero al di la di ogni tipo di esperienza amo l'anima di questo paese, un cuore caldo, anche se un po ruvido, amo la sua cucina diversa e ricca. Ho festeggiato accanto a loro in Ucraina, abbiamo condiviso le feste d'inverno o quelle d'estate. Li ho visti lavorando, vivendo e ho ammiratosempre il loro corraggio di affrontare una poverta estreme alle volte con una volonta e un lavoro da gigante. Gli mancano molte cose, ma non manca mai la musica e neanche il ballo. E un piacere ascoltandogli cantando e un fascino di cantare con loro. Ed e anche piu piacevole a vedere i soldati e la polizia cantando invece di posarsi i mani alle armi. E questo penso sia valido in ogni paese. Ascoltate questa canzone tradizionale cosacca, tanta amata che e diventata una parte dal patrimonio culturale russo e ucraino ugualmente. Vedrette cantando insieme: cosacchi, tatari, ucraini, russi, musicisti, soldati, poliziotti. E una delle piu belle immagini di questo mondo, non importa dove ti capita di vederla.





Immagini di Kiev, Ucraina - un estate stupendo ed un inverno affascinante
Kremesh ucraino



Tempo per la preparazione: cira 1 ora
Porzioni: circa 24
Ingredienti:

1 l latte
12 cucchiai zucchero
100 gr amido
1cucchiaino essenza vaniglia
3 uova
400 ml panna da montare
1 bustina zucchero vanigliato
2 bustina gelatina (circa 40 gr)
1 cialda

Come si fa?
1. Mix i turoli con lo zucchero, col zucchero vanigliato, l'amido, l'essenza di vaniglia e aggiungi poco a poco tutto il late; fai bollire finche ottieni una crema consistente;
2. metti la gelatina in acqua fresca e appena si e indurrita, mettila nelle microonde per qualche secondi (non la devi far bollire); aggiungila nella crema bollita e raffredata.
3. sbatti gli albumi in schime e aggiungi tutto nella crema bollita e raffredata e aggiungi anche 200 ml di panna montata e mischia con cura;
4. copri un recipiente con foglia di aluminium o carta, metti qualche fettine di arancie, copri tutto con la crema, poi con il resto di 200 ml di panna montata eppoi copri con l'impasto; lascia tutto nel frigorifero per almeno un 1 ora.

Buon appetito!

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